Walter Piacesi nasce ad Ascoli Piceno nel 1929. Pittore e incisore di enorme talento, fin dai primi anni ’50 è protagonista di un’intensa attività artistica a livello nazionale e internazionale.
Tra i temi preferiti figurano i paesaggi marchigiani e la natura in generale, ma anche le periferie urbane popolate di uomini, oggetti e vicende. Per Piacesi tutto vale la pena di essere raccontato con uno stile inconfondibile, permeato di humor e sarcastico. Attento osservatore della realtà che lo circonda, coglie e descrive situazioni di estremo disagio sociale col colore. Spaccati di esistenza tristi e poco edificanti come personaggi discutibili a processo nelle aule dei tribunali o approcci tutt’altro che signorili tra uomini e donne, si alternano ai gesti quotidiani della gente o alle attenzioni tra innamorati; un mondo il suo in cui solo l’ironia è in grado di riscattare seppur parzialmente le contraddizioni della società.
Elemento dominante della sua opera è la provocatoria rappresentazione della donna, ritratta sempre nella sua esplosiva femminilità: sbarazzina, vissuta e civettuola. Protagonisti delle sue opere sono anche carabinieri, politici e preti; un vastissimo campionario di soggetti e personaggi pieni di contraddizioni, ipocrisia, menzogne e malinconia che egli interpreta con un realismo ricco di elementi simbolici, surreali e sarcastici, cogliendo non solo tratti superficiali ma anche i segreti pensieri e i moti profondi dell’animo.
Walter Piacesi ha avuto anche importanti trascorsi da docente, avendo insegnato all’Istituto d’Arte di Urbino e all’Accademia di Belle arti di Firenze.