Marcello Scuffi nasce a Tizzana (Pistoia) nel 1948; dopo studi seminaristici diventa artista autodidatta dall’inizio degli anni ’70, nei suoi lavori traspare una mano immutata nel corso dei decenni. A cambiare sono semmai la luminosità delle sue opere, dai colori più accesi in età giovanile. Dai grandi Maestri del Novecento italiano come Casorati, Morandi e Carrà mutua il linguaggio artistico, discostandosi tuttavia per uno stile privo di inutili orpelli.
I primi anni di carriera sono quelli di un giovane che pur di poter dipingere ed inseguire i propri sogni e aspirazioni fa qualsiasi mestiere: impiegato, tessitore, tappezziere. Nonostante qualche battuta d’arresto e le difficoltà iniziali nel poter vivere soltanto della propria arte, Marcello Scuffi non si demoralizza, continuando instancabilmente a dipingere.
Le sue opere esprimono una pittura senza tempo, erede delle più alte espressioni del Novecento. Osservandone un olio, un acquerello o un affresco, lo spettatore è invitato a spiare un mondo visto da Carrà, forse anche da Giotto o da Piero della Francesca. Tutto ciò che è illuminato dalla luce appare liscio, geometrico, definito; così come traspare un alone di mistero dietro le quinte e le ombre all’interno delle quali non ci è permesso indagare.
Grazie anche ai suoi soggiorni all’estero, in particolare a Bruxelles, Marcello Scuffi è artista apprezzato anche in Europa. Critici e studiosi di varie nazioni si sono interessati alla sua pittura.
Attualmente vive e lavora nella sua Pistoia.