Franz Borghese nasce a Roma il 21 gennaio del 1941. Incomincia a dipingere durante gli anni di liceo artistico in via di Ripetta, dove tra gli altri insegna Giulio Turcato. Nel 1964 fonda il Gruppo “Il Ferro di Cavallo”. La sua prima personale risale al 1968, durante la quale espone una grande opera dedicata alla morte di Luther King. A partire dal 1970, si affacciano nella sua pittura satira e sarcasmo: i toni scuri e profondi degli inizi vengono abbandonati per lasciare spazio ai primi personaggi che indossano abiti e adottano gesti degli anni Dieci del Novecento. Un nuovo linguaggio che evoca certamente più di un parallelo con George Grosz, Otto Dix, Mino Maccari e Heinrich Hoerle. Risalgono a poco dopo i primi studi e disegni raffiguranti militari e militarismo. Borghese è profondamente colpito da Bosch e Brughel, ai quali dedica alcune opere, ma anche da Jaques Callot, dal quale trae spunto per alcune originali soluzioni prospettiche. Tra i contemporanei apprezza sicuramente Longanesi e Maccari. Negli anni ’70 Borghese conosce Salvatore Fiume, con il quale dipinge a quattro mani nel 1975, La condanna di Cristo.
Tra i principali temi nell’opera di Franz Borghese ricordiamo, oltre a quelli sopra citati, le coppie di coniugi, gli scacchi e varie sfaccettature della borghesia di inizio secolo. A partire dagli anni ’70 si dedica inoltre con un discreto impegno alla scultura.
Negli anni ’80 è ormai un artista conosciuto e apprezzato dal grande pubblico. Di quel periodo sono numerose le grafiche, anch’esse molto ambite dai collezionisti. La passione per il periodo storico di Napoleone, lo porta a dedicargli un lavoro nel 1990. Degli anni Novanta è il quadro di grandi dimensioni “L’atelier del pittore”; ispirandosi alle ricerche di Cesare Lombroso, dà vita ai due cicli pittorici dedicati allo studio della figura umana. Ancora di questi anni sono i primi studi per il ciclo Le macchine volanti. Nel 1992 a Palazzo Braschi a Roma, viene presentata una mostra di tecniche miste su faesite e di disegni dal titolo “Invenzioni e scoperte, ritratti immaginari e altro”.
Del 1997 è la cartella di litografie “Storie e misfatti del Governo Vecchio” e le acqueforti della serie “Tutti gli uomini del piano regolatore”. Nel dicembre 2005, poco tempo dopo la sua ultima mostra presso il Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia, Franz Borghese muore a Roma nel suo studio di via della Seggiola.